-3- I paradossi: gli usi italiani e la realtà cilena
La difficoltà per aprire un conto bancario: come evitare i problemi
Una delle cose più semplici che ci possono trarre in inganno come italiani é dare per scontato l’apertura di un conto bancario. Purtroppo assolutamente non é così. La mentalità cilena rispetto al conto in banca é di gran lunga differente rispetto a quella italiana. Il concetto che bisogna ben enucleare é che per i bancari cileni la condizione indispensabile per l’apertura del conto in banca é una linea di credito. Qui non esiste il discorso di depositare per avere degli interessi, anche se un “minimissimo”, difronte a grandi cifre, si può anche ottenere. Alcuni italiani raccontano che per poter aprire un conto hanno dovuto avere una fideiussione firmata dal Direttore della propria banca italiana e poi almeno due cileni che li presentassero solo per poter essere presi in considerazione.
Per fortuna adesso ci sono forme di conto in banca alternativo che posso essere molto utili per gli stranieri che si trattengono in Cile o che decidono fermarsi. Si tratta di Conti bancari chiamati: “Cuenta RUT”, che si possono aprire immediatamente solo con il proprio RUT, il corrispondente della carta d’identità italiana unita al codice fiscale. Documento comunque che bisogna avere se si pensa di restare per un periodo di tempo superiore ai tre mesi turistici. Alcune banche chiamano questo prodotto: “Cuenta vista”. Con questo conto si possono fare e ricevere bonifici anche dall’estero, pagati le utenze, depositare soldi e come prodotti alternativi collegare anche depositari risparmi con un minimo d’interesse. Il massimo del deposito su una “Cuenta Rut” é di due milioni di pesos. Non esiste costo per la sua attivazione o mantenimento.
Le Municipalità: circoscrizioni grandi come città nella città
Uno dei più grandi paradossi che si possono incontrare giungendo in Cile é quello delle Circoscrizioni, che qui si chiamano “Municipalidades”. Infatti a differenza di quelle italiane, le Municipalitá, godono di una superficie enorme e di un numero di abitanti così alto da potersi considerare delle vere città nella stessa metropoli. La Municipalitá di Las Condes conta con più di 300000 abitanti su una superficie di circa 100 kmq. Questo perché uno degli aspetti che maggiormente colpisce gli stranieri che vengono a viver in Cile é proprio che i loro movimenti sono percepiti come “limitati” all’interno di una superficie che rappresenta solo una parte minima dell’intera città. Questo accade perché è difficile rendersi conto che quella “superficie” già rappresenta come dimensioni ed abitanti una vera e propria città.
Dov’è meglio vivere per essere più a nostro agio
Altro dilemma che ci si porrà quando decideremo di vivere in Cile é dove vivere, in quale Municipalità di Santiago o in quale regione. Tenendo sempre presente che la prima tappa, di solito, sarà Santiago (abbiamo già accennato che comunque il Cile é un paese “Santiagocentrico”) il consiglio che si può dare, in base all’esperienza vissuta da molti italiani, é di cercare un luogo dove i cileni siano “abituati” alla presenza degli stranieri. Non perché gli italiani non sono ben accetti, al contrario. Ma perché spesso il solo fatto di essere stranieri può essere un elemento di differenziazione decisamente forte. Per questo in Municipalità come Las Condes, Vitacura, Providencia, Lo Barnecea, la possibilità di integrarsi é maggiormente facile rispetto ad altre Municipalità dove la maggioranza della popolazione é strettamente cilena. Ben inteso, non si tratta di un discorso di “élite” ma si parla esclusivamente di Municipalità che per la loro vocazione economica, ed attività commerciale accolgono le sedi di imprese anche estere con corrispettivo afflusso di dipendenti e famiglie da altri paesi. Questo dato ha permesso il graduale adattamento della popolazione alla presenza di persone con cultura, fisionomia e idioma diverso dal proprio con conseguente più alto livello di accettazione.
Dopo aver fatto una tappa a Santiago ed essersi ambientati in Cile si può programmare di spostarsi in una delle XV Regioni in cui é diviso questo paese. Teniamo sempre presente che a mano a mano che ci allontaniamo della regione Metropolitana (quella di Santiago e dintorni per intenderci) diminuiscono le infrastrutture e bisogna aspettarsi che molte condizioni di vita che reputavamo ovvie e scontate si possano ridurre drasticamente fino a quasi scomparire nelle regioni più lontane dalla capitale. Questo é un tema cui il Governo della Presidente Michelle Bachelet sta cercando di correggere tentando di potenziare le strutture in modo uguale in tutto il territorio cileno. Ma comunque si tratta di un lavoro abbastanza lungo e che richiede molto tempo e molte risorse: Regiones, provincias y comunas de Chile
Il “Centro storico”, una realtà diversa da quella italiana
Altro grande paradosso con l’Italia é l’idea che noi abbiamo del centro della città. Siamo abituati a considerare il centro delle città come il vero “salotto buono”, il cuore culturale, sociale e il segmento cittadino dove si trovano gli edifici e i palazzi di maggior valore, sia storico che economico. In Cile non é così. Il centro resta il punto più nevralgico della metropoli, con edifici antichi (fino a pochi anni fa scarsamente valutati e spesso demoliti per costruirne nuovi), ma sicuramente è anche il settore della città destinato ad uffici e alle sedi di istituzioni.
Nel centro di Santiago padroneggia il Palazzo Presidenziale, La Moneda, con le sedi dei Ministeri e delle istituzioni economico-finanziarie e governative. Resta co-munque un luogo dove é difficile vivere e integrarsi. Il livello economico della popolazione ivi residente é più basso delle altre Municipalità, che, come abbiamo accennato, accolgono le sedi di imprese. Qui, nel centro, il tessuto sociale, tipicamente cileno, si presenta molto refrattario alla vita degli stranieri. Gli stessi valori degli immobili sono più modesti rispetto ad altre Municipalità. E tutto questo é dovuto principalmente alla mentalità cilena che sul “passato” prevalga la tecnologia di cristalli e grattacieli (stile statunitense) che sovrasta nelle “zone alte” di Santiago, che rappresentano il cuore pulsante della società ed economia cilena.