Vademcum per l’italiano che viene in Cile
«Gli italiani che si trasferiscono in Cile non approdano in una terra straniera, ma in un ospitale Paese le cui radici affondano nell’eredità della civiltà europea. Essi restano perciò –a dire del grande poeta Thomas S. Eliot– cittadini dello spazio ideale dell’Impero Romano.»
Primo Siena
Consigliere Comites Cile
Che cos’è Bussola?
Non interessa per quale motivo un nostro compatriota voglia venire in Cile. La cosa importante é che abbia fatto la scelta di venirci. Questa non é una guida turistica o propagandistica. Questo cerca di essere un vero e proprio “Vademecum” che raccoglie tutto quello che un italiano deve sapere per poter viaggiare tranquillo, da solo o con la sua famiglia, all’interno del “Paese sottile”, dal momento in cui sta atterrando a quando prenderà la via del ritorno.
In queste poche pagine si é cercato di dare ai nostri connazionali gli strumenti indispensabili per non incorrere in pericoli, per essere orientati a dove rivolgersi per qualsiasi evenienza e soprattutto per evitare di trovarsi in situazioni paradossali o a volte pericolose.
La guida é stata redatta ponendo attenzione alle esperienze vissute da molti italiani che sono venuti in Cile e che gentilmente hanno voluto condividere i loro vissuti per poter essere di aiuto ad altri connazionali. La guida conta anche di una interfaccia elettronica e la si può trovare all’interno del sito del Comites Cile. Ciò posto possiamo partire per il nostro viaggio ideale in questo stupendo e affascinante paese disposto tutto a ridosso dell’Oceano Pacifico e protetto dalla maestosità della Cordigliera andina. allora che aspettiamo: partiamo?
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Circa l’autore
Marco Maria Scotti Saccucci, italiano, nasce a Torino il 22 luglio 1962 e nel 2006 ottiene la nazionalità cilena per diritto di sangue. Durante tutta la sua vita si è dedicato al giornalismo con una particolare dedizione per i giornali locali, da lui considerati molto più vicini alla gente che i grandi quotidiani nazionali. Giornalista e scrittore dall’inizio degli anni Novanta ha trenta anni di esperienza giornalistica accumulata prima come cronista di attualità e cultura per poi passare alla cronaca giudiziaria dove ha ricoperto l’incarico di responsabile per parecchi anni. Termina la sua carriera lavorando due anni per il gruppo iNetweek, con sede in Milano, il primo circuito di giornali locali del Nord Italia.
Nel 2012 esce il primo volume della Collana Ludi Mundi – I Diari, Castel Negrino Editore, che però non proseguirà per la morte prematura della moglie, Mariachiara, con cui studiava i testi e scriveva.
Ritorna quindi al giornalismo attivo lavorando dal 2013 al dicembre 2015 nel diario cileno Redes Visión, prima come giornalista, poi come capo redattore del segmento nazionale quindi come Co-Direttore e per terminare con la qualifica di Direttore.
Attualmente la sua attività principale è quella della scrittura e della ricerca, oltre allo studio dell’Antropologia e della storia del Cile. Fumatore di pipa: ama studiare la storia e l’evoluzione di questo tipo particolare di oggetto che colleziona da più di vent’anni.